Stamane leggo il giornale (cosa che faccio raramente, perchè ogni volta è un susseguirsi di rabbia a leggere certe cose, cosi evito), ma stamane era in prima pagina, e l'occhio è caduto proprio li
Missione punitiva nei confronti di tre Romeni.
La cosa che mi ha sconvolto di piu è stata la parola "incappucciati". Gli uomini, italiani, cha hanno avuto la pessima idea di punire tre persone che non c'entravano proprio nulla, se non appartenere ad un popolo molto visto male da noi "puritani", erano incappucciati. Vergogna?
Credo proprio di si, sennò non copriresti il tuo viso se fossi nel giusto...E mi è sembrato di tornare indietro nel tempo. Quando si facevano queste missioni punitive nei confronti di chi era di colore, o religione differente dalla tua
Ma come sbagliavano allora, sbagliano tutt'oggi. Io, che su un altro forum, ho detto che non è giusto condannare a priori, condanno l'ignoranza di chi ha paura del "diverso"
Perchè si ha paura di cio che non si conosce
Quindi mi chiedo. Noi pronti a condannare tutti, ma come ci sentiremo se venissimo puniti noi?
Quella foto sul giornale mi fa vedere solo un uomo. Non una belva
A differenza di tutti gli altri che lo reputano tale...
Mi è tornato alla mente un bellissimo film che ho rivisto di recente : "I cento Passi". Narra della Mafia in Sicilia, e di un ragazzo che vuole combatterla.
Questo è uccidere. Per il puro piacere di sentirti un grande, per dimostrare che tu meriti il rispetto. Non chi lo fa, se lo fa, perchè sta morendo di fame
Ma comunque io non sono Dio per condannare i primi o i secondi
Fino a poco tempo fa, per me, chi uccideva ero lo stesso un omicida. Sia che l'avesse fatto una o dieci volte, che l'avesse fatto per difesa o per puro divertimento. Ora mi sono ricreduta
Ora do un peso diverso alla vita
...Che essere strano è l'uomo...